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domenica 26 dicembre 2010

INDONESIA


25/12/2010 Ci siamo svegliati alle 10 questa mattina , abbiamo fatto colazione e ci siamo salutati . Barry, Jerome e Debby , la sua fidanzata, sono partiti per Koh Phanghan , io ho deciso di andare a sud ad Hatyai per raggiungere la Malesia. Il mio bus parte alle 6,30 e quindi ho girovagato tutto il giorno a Kaosun road in Bangkok . Verso le 5 ho incontrato Arianna e i suoi amici tedeschi .
Questa è la terza volta che ci incontriamo nel giro di un mese, sono sicuro che ci incontreremo ancora. Il bus è partito naturalmente in ritardo erano le 8 di sera, ma il viaggio è stato piacevole, perché non era overbooking e sono riuscito a dormire molto bene . Alle 5 del mattino mi hanno fatto scendere e mi hanno caricato su un tuk tuk , non so dove fossimo , dopo dieci minuti abbiamo incrociato il bus che andava ad Hatyai mi hanno fatto salire al volo ed ho ricominciato a dormire.
Quando mi sono svegliato il bus era fermo per una sosta così ho deciso di scendere per andare a lavare i denti. Quando sono tornato il bus non c’era più, era partito senza di me , con il mio zaino, il mio libro ed il mio pareo. Ho trovato un passaggio fino alla fermata successiva, un ragazzo con un pik up mi ha accompagnato e non ha voluto nemmeno soldi . Devo ammettere che un po’ mi sono preoccupato comunque era tutto sotto controllo. Ho passato la notte a Penang e questa mattina ho scoperto che fino a marzo non ci sono ferry che vanno in Indonesia, è troppo pericoloso per il maltempo; Così ho comprato un biglietto aereo, a soli 50 euro e due ore di volo arriverò a Denang, spero. 27/12/2010 Sono arrivato in Indonesia a Medan domani parto per il nord nella jungla , ho prenotato una gita di tre giorni per vedere gli urang utan e per fare rafting.
Questa volta ho proprio esagerato , la mia camera costa 5 dollari ho anche la doccia e la tazza in un bagno privato, però non ho il lavandino e non so dove mi laverò i denti. Ho deciso vado in cucina a lavarmeli. Non ho ancora fatto foto , per quello che ho visto la città è come le altre. Adesso vi saluto amici miei , dubito che nella jungla ci sia la possibilità di connettersi. Vi abbraccio.28/12/2010 Mi sbagliavo ti puoi connettere nella jungla.Sono arrivato in un villaggio del nord al confine con la foresta.
Questa giornata è di totale relax , non c’è niente da fare. Secondo me il tizio che mi doveva accompagnare alla fermata dell’autobus era in ritardo , perché siamo andati prima ad accompagnare altri all’aeroporto. Così a deciso di farsi due ore di strada per accompagnarmi al confine con la foresta. Così ho perso l’escursione di oggi , poco male tanto pioveva . Ho deciso di stare nella guesthouse.
29/12/10 Oggi non c’erano turisti a parte me , quindi Ali G (non è uno scherzo è il nome della mia guida) mi è venuto a svegliare dicendo che l’escursione nella jungla non si poteva fare solo per me.
Così sono andato con Robert un’altra guida in scooter fino ad HatyHaty , 60 kilometri , per ritirare un po’ di soldi. Sono tornato con il sedere a pezzi , ma mi piace molto stare qua , penso che ci passerò anche capodanno , poca spesa e bella figura. Le guide sono molto amichevoli e mi portano a spasso con loro , ma di turisti non c’è ne proprio , speriamo che domani arrivi qualcuno.30/12/2010 Altra giornata di relax , non ci sono turisti , ma mi hanno promesso che oggi arriveranno degli americani, io mi sto chiedendo , ma chi può essere il picio che vuole passare il capodanno nella jungla? Non rispondete tutti insieme. Ormai sono qua , ho pagato e quindi devo restarci , ma gli altri. Questo geco è il mio nuovo compagno di stanza. Avevano ragione il villaggio si è riempito di turisti. Una famigliola di americani, una coppia di svizzeri, ed altri quattro giovani americani che però sono già spariti . Per non oziare tutto il giorno ho chiesto a Robert di accompagnarmi nelle bat caves . Sono molto impressionanti i pipistrelli giganti, fanno proprio schifo. Per la cronaca ho distrutto le mie infradito made in Vietnam , così sono scalzo. Robert si è anche offerto di accompagnarmi nella jungla domani , anche se gli altri turisti decidono di non venire. Gab hai ragione non mi sembra una buona idea passare la notte di capodanno insieme alla guida, agli urangutan ed ai serpenti. Inoltre le altre guide mi hanno invitato ad una grigliata di pesce domani sera qua al villaggio. Mi sembra un'ottima idea se non dovesse piovere. Solo che qua piove tutte le sere. Nella mia guesthouse vivono le Thomas Leaf monkeys . Non sono aggrassive , ma la notte passeggiano sul tetto di lamiera della mia stanza che si trova sotto un albero di mango, così loro mangiano tutta la notte ed io faccio un po' fatica ad addormentarmi. Anche perchè la sera nn c'è proprio niente da fare ed alle otto è tutto chiuso. Spero che arrivino al più presto dei turisti, altrimenti me ne vado da solo nella jungla.
1/1/2011 Ho passato un capodanno alternativo. Non ci potevo credere quando Ali G è venuto nella mia stanza a dirmi di preparare il mio zainetto che saremmo partiti. L'idea di passare la notte di capodanno nella jungla con una coppia di olandesi, (lei molto notevole) ed un altro ragazzo tedesco non mi piaceva molto. Invece oltre ogni aspettativa è stato tutto molto bello. A parte la pioggia che è iniziata quando siamo arrivati all'accampamento ed ha finito questa mattina, quindi è saltata l'idea del gran falò. Una Leech (sanguisuga) ha cercato di succhiarmi il calzino.
Eravamo talmente spossati , che ci siamo addormentati tutti verso le dieci. Il risveglio è stato molto bello eravamo circondati da macachi e da varani.Questa mattina abbiamo ancora fatto trecking per raggiungere il fiume. Dopo aver pranzato siamo saliti sulle camere d'aria e abbiamo fatto rafting . Siamo arrivati al villaggio verso le 3 del pomeriggio e il paesaggio è completamente diverso sembra che Medan si sia svuotata perchè lungo il fiume ci sono molti turisti locali che festeggiano il capodanno.
A proposito buon anno a tutti.Questi sono i momenti in cui sento un po' di più la vostra mancanza.2/1/2011 Altra giornata di ozio in questo paradiso. Purtroppo oggi è come ieri , pieno di turisti locali per fare 50 metri ci vuole mezz’ora. Sembra che tutta Medan si sia spostata qua per passare la giornata al fiume. Perfino le Thomas Leaf scimmie hanno abbandonato casa nostra. Le serate sono molto piacevoli , ci ritroviamo nella hall della guesthouse. Vecchi ospiti e nuovi , mi considerano un vecchio ospite ormai , perché sono qua da una settimana . Ci ritroviamo tutti allo stesso tavolo beviamo birra, suonano la chitarra e ci raccontiamo dei nostri viaggi .
C’è Cori un canadese di sessant’anni, che dice di essere stato qua più di dieci volte , ogni tanto sparisce per un paio di ore , torna ubriaco marcio e ricomincia a raccontare le stesse storie. C’è Layla , una turca di origine tedesca che viaggia con un’amica tedesca , mi hanno invitato ad andare con loro a lake Toba domani , ma non credo che andrò con loro , avranno cinquant’anni portati molto male. C’è una coppia di svizzeri tedeschi , loro sono molto simpatici vogliono stare nella jungla per una settimana. Sinceramente non me la sentirei di dormire per terra, di lavarmi nelle cascate e di cagare nei cespugli per così tanto tempo, tre giorni sono più che sufficienti . Come in tutti i posti che ho visitato per più giorni, è difficile andarsene da qua , ma ho deciso che partirò domani. La destinazione ancora non è definitiva , credo che mi recherò a Lake Toba.Questo nella foto con me è Robert , un'ottima guida: dice di scovare gli animali nella jungla dall'odore. Per la cronaca sto aspettando tre ragazze americane, che dovrebbero arrivare oggi. Almeno così mi ha detto Ali G , forse per farmi prolungare di un altro giorno.


3/1/2011 Cambio di programma: mi ha svegliato alle otto, uova strapazzate, le guide mi hanno accompagnato in scooter fino alla stazione dei bus, poi pulmino fino a Medan. Eravamo in 22 su un pulmino con dieci posti a sedere. Per 75 km, con tutte le fermate possibili. Ho deciso di andare a Lake Toba, non sono solo , Layla ha insistito per venire con me. Quando siamo arrivati, abbiamo cercato un ATM per ritirare un po’ di soldi visto che sull’isola non ci sarebbero stati. Mentre attraversavo la strada il mio zaino è diventato improvvisamente molto pesante e non capivo come mai. Quando mi sono girato c’era Layla aggrappata , mi ha detto che è shortsight, cioè non vede un cacchio. Ecco perché mi è venuta a svegliare ed ha insistito per venire con me, perché devo farle da cane guida. Altro tuk tuk fino ad un’altra stazione , poi abbiamo preso un public bus, senza aria condizionata , la gente fumava come se niente fosse . Eravamo nell’ultima fila e dietro di noi , sopra i bagagli c’erano quattro bambini con la tosse, il bus era naturalmente pieno. Non mi fa più alcun effetto viaggiare così , anche se sono state sei ore, la cosa più dura è che non avevo pranzato. L’ultimo tratto di 35 minuti l’abbiamo fatto in traghetto, dove hanno fatto per tutto il viaggio Karaoke trip al massimo volume. Siamo arrivati alle nove passate abbiamo cenato e ci siamo dati appuntamento a domani. 4/1/2011 Mi sto chiedendo che cosa ci sono venuto a fare qua . Non c'è niente da fare e la gente , poca viene qua per rilassarsi. Da cosa ? Io non sono affatto stressato, ho seguito il consiglio di Cory , il canadese incontrato a Bukit Lawang. Cercherò di familiarizzare con i locals. Ho familiarizzato con i locals è bastata una tazza di te, mi hanno raccontato la storia dei loro villaggi , dei loro re , dei loro prigionieri, che dopo averli squartati vivi e conditi con sale e limone aspettavano che perdessero i sensi dopo aver urlato per il dolore , poi li portavano in un'altra stanza gli tagliavano la testa e tutto il villaggio ne mangiava un pezzo . Il cuore e i polmoni erano per il re , buongustaio. Gli strupratori e gli assassini erano destinati a questa fine.
5/1/2011 Sono tornato a Medan e sto cercando di fare il visto per l'Australia , domattina partirò credo di andare a Dempasar, ci sono onde da surfare .

lunedì 20 dicembre 2010

BACK TO THAY KOH CHANG


20/12/2010
Ok sono tornato in Tailandia per alcuni giorni, spiaggia , bei tramonti e vita leggera. Questo è il primo passo per avventurarmi in Indonesia ho bisogno di ricaricarmi e poi perchè è l'unica strada che posso prendere se non voglio volare. Non che abbia paura , ma è sempre meglio rimanere coi piedi per terra.
Sono a Koh Chang , mai visitata prima ; è un'isola a sei ore di bus da Bangkok , è molto bella , poco visitata dai turisti regolari , ma abbastanza conosciuta dai backpakers, le spiagge sono magnifiche . Ho portato i miei vestiti a lavare , almeno questa volta hanno usato il detersivo, perchè profumano di bucato . La gente è molto gentile qua forse perchè siamo in alta stagione ed ristoranti sono quasi vuoti . Decisamente non è un posto molto turistico come Phucket , dove ti chiedono soldi anche per un informazione stradale. La spiaggia di Lonely beach è la più bella dell'isola, ma non ci sono resort solo guesthouse e bungalow sulla spiaggia . Durante il giorno non c'è nulla da fare , solo restare sdraiati sulla spiaggia ed aspettare il tramonto, la sera ci sono diversi locali che fanno l'happy hour. Le poche turiste sono spesso accompagnate dai rispettivi fidanzati . Forse sto cominciando ad annoiarmi ed è ora di cambiare aria. Dovrò salutare i miei amici Jerome and Berry, perchè devono andare a Bangkok , ma è solo un arrivederci in Australia. Non mi dispiace l'idea di ricominciare a viaggiare da solo , si conosce molta più gente. La brutta notizia è che da qua devo tornare a Bangkok e poi prendere il bus per il sud rifarmi la Malesia, arrivare a Phenang e partire per Jakarta con il ferry. Non sono sicuro di risparmiare soldi, tra autobus, hostel e tempo, così forse è meglio prendere l'aereo; Anche perchè non vorrei trascorre la vigilia di natale da solo, in qualche bus, o in qualche piccola città del sud, dove sono tutti musli e non festeggiano. Gab mi fai sempre ammazzare dal ridere, quand'è che ti liberi dal lavoro così mi raggiungi? A proposito della serata : è full moon party questa sera. Stesso stile , ma in piccolo rispetto a Ko Phangan.

mercoledì 15 dicembre 2010

CAMBODIA SIEM REAP


16/12/2010 ore 11.30 Siamo arrivati a Siem Reap questa mattina alle cinque , dopo 7 ore di bus , naturalmente con i soliti problemi legati all'overbooking, ma almeno questa volta non ci hanno toccato da vicino, avevamo tutti e tre il nostro posto. Abbiamo cercato una stanza che rispettasse i nostri standard : no aria condizionata, no acqua calda , tre letti e free wifi. L'abbiamo trovata a soli 8 dollari, questa è una città turistica e non potevamo trovare di meglio.

Non posso dire che questo è il posto migliore che abbia visto fino adesso, perchè non ne sono sicuro, ma è certo uno dei migliori, puoi mangiare come un bufalo per due dollari , puoi dormire per tre, puoi farti mangiucchiare i piedi dai pesci per tutto il tempo che vuoi per tre dollari e ti offrono anche una birra.

Siamo rimasti per tre ore con i piedi a mollo , ci siamo fatti pulire le orecchie con le candele, massaggiare il collo, le spalle, la schiena per tre dollari e per quanto riguarda le persone: sono tutti adorabili, gentili sempre con uno splendido sorriso e se non compri niente chi se ne frega l'importante è che gli sorridi anche tu, così conquistano la tua amicizia e tu la loro.

17/12/2010 Oggi è stata una giornata molto impegnativa. Sveglia alle sette , doccia , solita colazione con uova e baguette e siamo partiti con il tuk tuk di Batman alla volta di Angkor Un grosso sito archeologico che contiene molti tempi.Molti di questi tempi sono immersi nella natura , nel vero senso della parola, le radici degli alberi sostengono le mura , molte di queste sono crollate dall'erosione del tempo e naturalmente da quel filantropo di Pol Pot , per fortuna molti paesi come la Francia e la Germania , hanno e continuano a dare molti contributi per restaurare queste opere d'arte Italia non pervenuta è troppo occupata a fare fantapolitica..

Abbiamo camminato molto per vederli tutti , di solito i tour lo organizzano per tre giorni. Noi, come al solito volevamo stare fuori dalle righe e fino all'ultimo ci siamo riusciti.

L'ultimo tempio chiamato Phmon Pakpeng è famoso per il tramonto , forse troppo famoso perchè c'era un sacco di gente quando siamo arrivati , ma lo spettacolo era comunque molto bello. Questa sera sono talmente stanco che dopo una cena abbondante sulla strada, sono tornato in guesthouse. Guarderemo un film , o almeno cercherò di non addormentarmi subito . Non so ancora cosa farò domani , ma la mia voglia di conoscere posti nuovi e d'incontrare nuovi amici è sempre più forte, quindi penso che comincerò ad andare a sud . Vi abbraccio mamma e papà che non riesco a sentire perchè qua è più facile trovare una connessione ad internet che un telefono. Vi abbraccio amici miei che quando mi scrivete mi fate sempre morire dal ridere, mi mancate tutti.
Approfitto di questo spazio per salutare un vecchio amico: ciao Benji sarai sempre con noi.

sabato 11 dicembre 2010

CAMBODIA SIHANOUKVILLE


12/12/2010 Siamo arrivati 2 giorni fa per caso in questa bellissima spiaggia della Cambogia .
Non avevamo scelta perchè abbiamo lasciato i passaporti a Phnom Penh , nell'ambasciata Thay per farci estendere il visto. Quando siamo scesi dal bus , come al solito ci aspettavano le migliori offerte per l'accomodation.Con mia grande sorpresa c'era anche una ragazza italiana Sarahwww.viaggiarecheap.wordpress.com che ci ha indicato una guesthose molto economica in una parte tranquilla della città. Dopo aver fatto un giro cercando un diving center economico abbiamo optato per la guesthouse italiana. Il posto è molto accogliente e anche i due soci Adi e Bruno, due ragazzi di Bergamo sono molto cordiali.L'insegna è ancora quella vecchia il posto si chiama Green Mood. Siamo sopra una collina a due minuti dalla spiaggia più bella e più tranquilla.
La sera hanno organizzato un buffet all u can eat , con cibo italiano, paghi solo quello che bevi . Non posso raccontare ciò che veramente offre questo posto , ma il relax è garantito .
Ieri abbiamo passato la giornata in spiaggia, alla sera abbiamo conosciuto due ragazze svizzere Isa e Francisca siamo andati al ristorante indiano con loro e dopo una piacevole serata finita giocando a pool ci siamo dati appuntamento in spiaggia per il giorno dopo.
Dall'alba al tramonto questa parte della città dorme , è molto tranquilla dopo le sei di sera sembra risvegliarsi.
Oggi è stata un'altra giornata di estremo riposo, domani con i gestori della guesthouse noleggeremo una barca ed andremo a fare il barbeque su qualche isola sperduta . Dopo un po' non riusciamo a stare fermi e vorremmo partire anche se il posto è eccezionale , ma la monotonia non fa per noi.Però visto che comunque dobbiamo aspettare è meglio aspettare al mare piuttosto che in città.
13/12/2010 Altra giornata di mare ,abbiamo noleggiato una barchetta e siamo andati su un'isola disabitata . Grigliata di pesce tonno e ganberetti e insalata di pomodori, cetrioli e olive . La sera eravamo talmente stanchi che dopo una cena veloce a base di noodels siamo andati a dormire.
14/12/2010 questa mattina abbiamo comprato i biglietti del bus per Phon Pen, così domani possiamo andare a prendere i nostri passaporti , speriamo ci siano ancora.

mercoledì 8 dicembre 2010

CAMBODIA PHNOM PENH


8/12/2010 Dopo 12 ore di bus siamo arrivati a Phnom Penh in Cambogia, una doccia , un succulento pranzo dai street friends children e poi a spasso per il russian market. Street friends è un'associazione australiana che raccoglie i bambini che vivono per strada , li fa studiare e gli insegna un mestiere. La cucina è veramente squisita , il servizio è il migliore che ho incontrato fino a qui , perchè sono studenti e ci tengono a fare bella figura ed ho speso pochissimo. L'unico problema qua è che le porzioni sono come quelle vietnamite, non abbastanza grandi per sfamarmi. Il paesaggio è quello tipico dei paesi del sudest asiatico , anche se ho visto molti casinò subito dopo la dogana, si vede che vogliono spennare i vietnamiti.
Ciò che mi ha subito colpito dei cambogiani è la tristezza nei loro occhi, persino quando ti sorridono hanno gli occhi di chi ha appena pianto, lo si può notare anche nei giovani , sono persone molto gentili e ospitali. Gli unici che ti sorridono anche con gli occhi sono i bambini , speriamo non cambino.
9/12/2010 Oggi è stata una giornata densa di emozioni: sveglia alle 11, colazione con uova sunny side up e baguette, poi siamo andati a vedere the killing field, il campo di concentramento di Pol Pot. Solo che invece del gas o delle fucilate, il suo regime preferiva torturare , prendere a bastonate sulla testa, o lanciare i bambini ancora in fasce contro un albero. E stata una mattinata veramente molto commovente e la cosa più incredibile è che non è passato poi così tanto tempo.Il mondo resta a guardare e non dice niente, ma come è possibile?
Nel pomeriggio siamo andati all'ambasciata tailandese perchè abbiamo scoperto che possiamo prolungare il visto di un mese , ed è gratis , quindi anche se non credo di fermarmi molto , ho deciso di farlo, così adesso sono senza passaporto, per almeno 4 giorni per via di una festa Thay e il week end . Nel pomeriggio abbiamo visitato le prigioni dove venivano torturati i prigionieri prima di venire spediti nel campo di concentramento.
Alle 5 siamo usciti dal museo e siccome non avevamo pranzato abbiamo deciso di passare direttamente alla cena. Abbiamo optato per il sushi. Non ci potevo credere , non tanto per il sushi che non mi fa impazzire , ma per il "all you can eat" . Ho chiesto conferma tre volte , ma siete sicuri? All u can eat ? Ci siamo alzati dal tavolo alle 8,20 ho persino fatto il bis del gelato e tutto per soli 6 dollari e 80 cents. Ho bevuto 5 coca cola e sono persino andato in bagno una volta , tra una portata e l'altra.
Anche se eravamo distanti dalla guesthouse, abbiamo deciso di camminare per smaltire un po' tutto ciò che avevamo ingurgitato , siamo passati per una piazza molto grande dove , abbiamo potuto constatare come queste meravigliose persone stiano superando tutto ciò che hanno sofferto .
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Molti gruppi ballano ordinatamente , sono tutti coordinati, tranne noi tre, ma hanno pazienza e ci coinvolgono, altri recitano circondati da una folla di curiosi , un sacco di bambini giocano e gli ultimi giocano a calcio . Questa piazza con i suoi abitanti, dove si trova il monumento all'indipendenza, è uno dei posti più belli che abbia visto dall'inizio del mio viaggio.Il consiglio della giornata è : if it is for free...take two.

mercoledì 1 dicembre 2010

VIETNAM DALAT, MUI NEE, HO CHI MINH CITY



7/12/2010 Sono ancora a Saigon, mi piace chiamarla così , perchè è più breve , aspetto il bus che deve passare a prenderci fra 7 ore, quindi stiamo girando senza una meta fissa . Siamo rimasti in tre : io Jerome and Barry , la coppia ci ha abbandonato ieri notte , ma ci rivedremo in Cambogia , tanto facciamo tutti la stessa strada più o meno, speriamo non si ammazzino prima fra di loro. Questa mattina ci siamo svegliati presto per andare a Cu Chi, per vedere i tunnel che usavano i vietcong per combattere gli americani. La nostra guida Thong è un reduce, ci ha fatto vedere il buco che ha sulla spalla, ne ha un altro sul piede. E' molto simpatico e canta da fare schifo , ma gli piace talmente tanto che durante
il viaggio , ha cantato tutto il tempo. Durante la guerra ha vissuto nei tunnel per tre mesi, perchè era ferito e non poteva uscire , si considera un eroe , probabilmente lo è.
L'esperienza nei tunnel è stata impressionante, l'altezza media era di un metro e la larghezza di sessanta centimetri , in alcuni punti facevo fatica a passare, eppure credevo di essere dimagrito , cinque minuti la dentro e mancava il fiato e questi ci vivevano.
La città è molto diversa dal resto del Vietnam, qua è tutto molto più caro, una pizza e una birra può costare anche 5 euro.
Adesso scopriremo come si sta in Cambogia , la vita , ci dicono che sia come molto economica, non sappiamo quanto ci fermeremo , ad ogni modo devo lasciare il Vietnam perchè il mio visto scade fra due giorni e non voglio scoprire cosa succede a chi viaggia con il visto scaduto.







5/12/2010 Sveglia alle 8 perchè Gina voleva assolutamente andare sulle dune con il dune buggy , purtroppo pioveva a dirotto così dopo una doccia e la colazione con uova e baguette , abbiamo aspettato il bus giocando a schacchi , è arrivato all'una e trenta . Sei ore dopo siamo arrivati ad Ho Chi Minh city, anche se tutti continuano a chiamarla Saigon. Città enorme con 6 milioni di abitanti e 100 milioni di scooters, domani la visitiamo. Questa sera ho avuto la mia prima esperienza ebraica: Berry segue i precetti religiosi della cucina kasher, quindi sono due mesi che non mangia carne, abbiamo trovato un piccolo ristorantino ebraico vicino alla sinagoga dove ci hanno preparato tre hamburgher , la carne lavorata in un modo particoòare. La cucina era già chiusa , ma il rabbino ha cucinato per noi, è stato molto gentile e ospitale, ho indossato la kippah prima di entrare , abbiamo chiaccherato a lungo, Jerome e Berry hanno pregato per l'Hannukka e poi siamo andati a dormire perchè eravamo distrutti.
4/12/2010 Oggi giornata di totale relax . Dopo il
caos della serata , con pianti e grida dei due fidanzati, credevo che ci cacciassero dalla guesthouse . Ho dormito di nuovo con Gina perchè verso le 2 è tornato Dominik e
gli ho ceduto il mio letto, sembra che il peggio sia passato, ma i toni sono sempre un po' elevati . Così io , Jerome e Barry siamo andati a prenotare il biglietto per Saigon, partiremo domani all'una , il viaggio dovrebbe essere di 6 ore , ma il condizionale è d'obbligo.Strada facendo abbiamo trovato delle bancarelle di pesce fresco è questa sera ceneremo direttamente sul posto, in riva alla spiaggia per 4 dollari , più che la nostra camera, ma abbiamo deciso di prenderrci questo lusso, risparmiamo su tutto , ma non sul cibo. Non so se la coppia si unirà a noi, ma poco importa. I viaggiatori sono così , ci rincontreremo strada facendo. Un consiglio se vi venisse in mente di comprare un ticket per l'open bus , in modo da poter girare il Vietnam, non fatelo perchè alla fine viene a costare più caro ed hai sempre problemi a prenotare. 3/12/2010 Mi sono svegliato alle 6,00 perchè lei voleva partire presto voleva essere a Mui Nee presto per andare in spiaggia. Così noi 4 ci siamo dovuti svegliare presto . Una delle cose che più mi piace di questo viaggio è il trasferimento da un posto ad un altro: sai quando parti , ma hai sempre almeno mezz'ora di ritardo e non sai quando arrivi , il bus si ferma quando vuole
l'autista , e se devi fare pipì lui se ne va e rischi di essere lasciato a piedi. Un viaggio di tre ore e diciannove minuti, come quello di oggi, è durato 5 ore perchè siamo andati in soccorso di un altro bus che era fermo in una strada isolata , abbiamo perso due ore, per portargli dell'olio, ma i turisti che erano dentro hanno iniziato a suonare la chitarra e a cantare over the raimbow, naturalmente ci siamo uniti a loro. Mi piace viaggiare così. Abbiamo cercato una guesthouse a basso costo , per tre dollari a notte , siamo finiti in un bellissimo posto, il proprietario è tedesco , quindi abbiamo qualche vantaggio . Siamo sulla spiaggia, sono dispiaciuto perchè il mio visa sta per scadere e quindi mi rimangono pochi giorni qua in vietnam , proprio quando credo di aver trovato il posto giusto . Per la cronaca sto trattenendo il respiro nella foto. Questa sera è successo un casino , hanno litigato di brutto , lui è andato via , ha lasciato i suoi vestiti sul letto ed è andato via . Quasi lo capisco , però adesso l'ha scaricata a noi . Sono ancora qua fuori che discutono in questo momento , domani li abbandono sono troppo pesanti .
30/11/2010 Siamo partiti da Nha Trang alle ore 7,00 su uno sleeperbus , il viaggio doveva durare 3 ore , ma ha piovuto tutta la notte ed abbiamo incontrato due frane, quindi siamo arrivati a Dalat dopo sei ore . La grande città un po' ci opprime e avevamo voglia di quiete quindi siamo saliti su un bus locale , dopo 12 kilometri siamo arrivati alle pendici del monte Lang Bian , anche

perchè abbiamo letto che qua facevano il vino, allora volevamo provare , il famoso vino di riso vietnamita. Siamo arrivati al capolinea del bus , in un piccolissimo villaggio , una signora ci è venuta incontro e ci ha detto di aspettare un vecchietto che parlava francese e ci poteva aiutare. Dopo cinque minuti è arrivato il vecchietto era talmente ubriaco che non riusciva neanche a camminare , ma è stato fantastico non smetteva
mo di ridere , naturalmente ci ha fatto bere il suo vino di riso , più simile al liquore che al vino , abbiamo passato la giornata con lui , che cercava di parlare francese , inglese e vietnamita insieme,
per fortuna è arrivata sua figlia ad aiutarci , con la lingua, ci ha raccontato la storia del villaggio e lo abbiamo visitato con lui , è cattolico ed è fiero di esserlo.

Dopo avergli comprato tre litri di vino siamo partiti , ormai è buio e abbiamo sentito che affittavano dei bungalow ai piedi della montagna. Dopo due kilometri a piedi, con gli zaini , al buio nel bosco, abbiamo trovato il bungalow. Un po' caro , quindi abbiamo deciso di dormire tutti e cinque nello stesso , un po' stretto e molto ventilato , pensavo che ci portasse via la baracca

vento, durante la notte. Abbiamo guardato the hangover abbiamo bevuto vino di riso e abbiamo mangiato chips al barbeque, ma l'atmosfera era molto gradevole. Al nostro risveglio abbiamo preparato gli zaini e preso una jeep per salire sulla cima della montagna. Il paesaggio era splendido ,faceva molto freddo e non c'era niente da mangiare. Siamo scesi a piedi, due ore di trekking, di nuovo su un local bus e siamo tornati a Dalat.
Questa sera io e Jerome abbiamo deciso di andare in un club, ossia una discoteca eravamo gli unici occidentali
e tutti hanno ballato con noi, non abbiamo speso niente , pensavo ci toccasse qualcosa , ma non hanno voluto niente.